“¡Qué pena!" di Josefina Alen e “Trama” di Martín Fernández

La Galleria Gilda Lavia di Roma ha il piacere di ospitare le due mostre personali ¡Qué pena! di Josefina Alen e Trama di Martín Fernández, curate da Antonio Villa, che inaugureranno lunedì 18 marzo alle ore 18.

Josefina Alen realizza i suoi lavori su cartapesta e carta di giornale; l’artista presenta una nuova serie di pitture nelle quali la memoria ha un ruolo centrale. Attraverso i ricordi ingrandisce, deforma e ricolloca oggetti di uso quotidiano, spesso ispirati da un immaginario pop degli anni ’90.

La scelta del giornale come tela di lavoro rende la realtà fattuale della notizia sfocata, in favore della soggettività di una pennellata che ci restituisce un corpus di oggetti che emergono dalla memoria impressi sulla fragilità della carta che minaccia sempre di rompersi.

La stessa artista commenta la sua pratica come segue: “Di fronte alle brutte notizie della cronaca con oggetti di grandi dimensioni, posso affermare che nulla al mondo è noioso e che ad alta velocità tutto diventa attraente e assurdo.”

Fernández utilizza invece il disegno come piattaforma espressiva creando un linguaggio in cui convivono immaginari di diversa natura per confrontarsi con la tematica della rappresentazione dello spazio.

Sfondi neri, geometrie marcate, scale dissolte e reticoli trasformano i suoi disegni in spazi psichici, espressioni di un immaginario simbolico e cangiante che invita l’osservatore ad immergersi in questa progressione planimetrica.

Come scritto dal curatore Antonio Villa: “Ritmi monocromatici e scariche materiche generano superfici lucenti, opacità profonde, miraggi. Grafiche quasi mantriche e forme indeterminate si nascondono o si rivelano a seconda della luce e dell'angolazione dello sguardo. Fernández considera queste composizioni morbide, agili e multiformi, come paesaggi”.